

CONVERSAZIONE CON
Michael Anastassiades e Felix Burrichter, creatore di PIN–UP
FOTO
Souleymane Said
DATA
14 giugno 2024

Gli oltre 100 ospiti della comunità locale di architettura e design che hanno presenziato all’evento hanno avuto la possibilità di ascoltare le parole del leggendario progettista Michael Anastassiades e di Felix Burrichter, fondatore di Pin-Up. La conversazione ha esplorato il tema di un design che travalica le epoche, un concetto a cui Michael ha dato forma nella suggestiva collezione IC Lights di Flos, che oggi festeggia il suo decimo anniversario con un’edizione speciale.
In seguito al dialogo, contraddistinto da un’atmosfera autentica e ricca di passione, gli ospiti hanno preso parte a un brunch all’aperto nell’incantevole atrio della struttura.



"La prima parte della mia carriera è stata dedicata alla sperimentazione, al dubbio e al suo ruolo nelle nostre vite. Ad attirarmi era l’esplorazione del rapporto profondo tra l’umano e l’oggetto. A un certo punto ho sentito che mancava qualcosa e ho cominciato a mettere in discussione la mia identità di progettista. Non mi rivedevo nella definizione di artista. Nel 2007 ho cercato di riscoprirmi in quanto esperimento: un esperimento che ha dato i suoi frutti, perché è stato così che ho conosciuto Flos e ho avuto modo di prendere parte a questo viaggio ormai decennale, affascinante e prolifico."
Michael Anastassiades


"Quello che fai nella vita ti inseguirà sempre. Crescere in un certo luogo vuol dire essere esposti a una certa cultura, e in questo senso una persona creativa è una sorta di spugna. Vale per tutti, ma un artista riesce a esprimere questa contaminazione, e non tutti ne hanno la possibilità. In fin dei conti siamo tutti uguali. Veniamo tutti dallo stesso mondo."
Michael Anastassiades

“Quando ho cominciato a lavorare con i prodotti di illuminazione mi ero innamorato dell’ottone, del mondo in cui riflette la luce, amplificandone il chiarore. Quando poi ho realizzato le mie prime creazioni, interamente in ottone, mi è stato detto che si trattava di un materiale datato e poco amato. Io però ero convinto che fosse il momento giusto per riportare l’ottone nel glossario dell’illuminazione.”
Michael Anastassiades

